Ora creiamo insieme una UVP seguendo la scala della Psicologia del desiderio, ad esempio per un e-commerce di abiti femminili di lusso.
Poniamoci sempre due domande, innanzitutto cosa stiamo dando e secondo poi, di cosa ha bisogno la nostra utente tipo?
Proviamo ora a percorrere insieme la sua psicologia del desiderio, immaginando risposte tipiche della nostra utente ideale, alle nostre domande.
DESIDERIO
Perché sta visionando il nostro store di abiti di lusso?
Utente: “Perché vorrei vedere qualche abito.”
VOGLIA
Cosa sta cercando?
Utente: “Qualcosa di nuovo e alla moda”
BISOGNO
Come mai, ha un particolare evento?
Utente: “No,il mio guardaroba è un po’ datato, non acquisto nulla da un po’. Volevo regalarmi qualcosa.”
Fino a questo momento abbiamo considerato solo le motivazioni razionali della nostra utente tipo.
Ora proviamo ad andare un po’ più a fondo, rispondendo alle motivazioni inconsce, quelle che possono far la differenza.
DISAGIO
Cosa le piacerebbe indossare?
Utente: “Un abito che mi faccia sentire a mio agio, perché ultimamente non mi vedo bene con nulla.”
DOLORE
Come mai non si sente a disagio?
Utente: “Mi sento fuori luogo. Ho paura di non essere accettata.”
Sulla base di queste informazioni, che ci indicano i reali bisogni della nostra utente tipo, possiamo contestualizzare la nostra UVP, ma soprattutto costruire la nostra USP.
Ma per capire meglio come, proviamo a crearne una insieme, ripercorrendo ogni gradino della scala della Psicologia del desiderio della nostra utente tipo, partendo dalle leve più leggere e razionali, fino a quelle più forti e inconsce.