Quando leggiamo seguiamo un iter ben preciso, chiamato “percorso di scansione”.
Il cervello scompone il tutto in due fasi:
Scansioni (saccadi)
Pause (fissazioni)
I nostri occhi analizzano circa 8–9 lettere prima di elaborare il contenuto. Per cui è possibile influenzare il nostro lettore, creando un giusto collegamento con il testo, studiando una font idonea e un giusto layout.
Una ricerca condotta dallo psicologo Kevin Larson al Mit di Boston ha evidenziato come una font e la sua posizione sul layout possono influenzare la percezione del contenuto e di conseguenza le nostre emozioni. Una cattiva impaginazione può coinvolgere i muscoli faciali collegati all’amigdala, un’area del cervello responsabile delle emozioni, provocando un vero e proprio disagio nella lettura.
La grafica dei testi può inficiare sul risultato, per questo è giusto analizzare bene non solo cosa si vuole comunicare ma anche come lo si comunica.